La storia: 2014-2018
Il progetto Educandosi-Educare, avviato nel 2017 e tuttora attivo, è l’ulteriore evoluzione dei progetti After-X e Stop&Go . Con le diverse denominazioni dei progetti si identificano cambiamenti formali ma non sostanziali, in quanto tutti legati da un unico fil-rouge. Educandosi-Educare e After-X danno continuità al progetto Stop&Go, spostato ora sul campo d’azione scolastico, mantenendo sempre saldi i principi educativi e di auto-formazione applicati inizialmente nell’oratorio di Verdello.
Durante l’anno scolastico, i tirocinanti universitari trascorrono ore programmate a scuola, dove hanno occasione di incontrare i ragazzi, comunicare con loro per far sì che dalle relazioni intrecciate emergano le difficoltà e i difetti da superare, le qualità, i sogni e le ambizioni da incoraggiare.
Il team degli educatori è coordinato dalla D.ssa Raffaella Trigona, ricercatrice di Antropologia ed Epistemologia dell’Università di Bergamo, che con l’associazione condivide il valore dell’auto-formazione, esperito da Luisella Traversi con professionalità da circa trent’anni in ambito manageriale. Esso si basa su un processo di conoscenza tanto arduo da allenare quanto straordinario da scoprire. Si compie attraverso l’allenamento interiore, che ha come fine la ricerca del bene e della felicità individuale e relazionale.
Fra i laboratori attivati in passato in oratorio, con After-X si prediligono i laboratori di musica e di teatro, che ben si intrecciano con le attività interdisciplinari dei docenti a scuola. In particolare, la partecipazione appassionata del professore di musica, Walter Sannoner, ha garantito la preparazione canora e strumentale dei ragazzi, entusiasti protagonisti degli spettacoli, dove rivestono i ruoli di attori e cantanti sempre con sincera passione e grande emozione. Gli spettacoli sono stati realizzati col bel tempo all’aperto, dando visibilità alla comunità locale dei risultati di un lungo lavoro impegnativo, che si svolge con gli studenti della scuola secondaria di primo grado. Nel corso degli anni, sceneggiatori e artisti, fra i quali si ricorda Oreste Castagna, Silvia Iacono e il CDpm con Claudio Angeleri, sono stati fortemente coinvolti nel dar vita a spettacoli e musical di valore, ben strutturati, dove si sono affrontati anche temi riguardanti le problematiche degli adolescenti di oggi (anoressia, bullismo..).
Negli obiettivi dei progetti educativi si è dato molto peso al linguaggio musicale come mezzo per abbattere le incomprensioni, soprattutto in un territorio abitato da tempo da giovani provenienti da più etnie e culture molto diverse fra loro.
La storia: 2010-2013
Con il progetto triennale Stop&Go realizzato in oratorio, Robur Onlus sperimenta il processo educativo basato sul principio dell’auto-formazione, già da tempo applicato nell’azienda Robur con ottimi risultati da un punto di vista relazionale e di sviluppo individuale dei collaboratori.
Dopo 10 anni di attività, Robur Onlus ha preso infatti coscienza che esistono situazioni d’emergenza non solo in Paesi lontani nel mondo, ma anche nelle comunità locali, dove molti ragazzi non seguono sani processi di crescita e sono indotti a compiere azioni violente per sé e per gli altri.
Guidati dalla nostra associazione gli educatori di Stop&Go hanno lavorato per tre anni nell’Oratorio di Verdello, per rispondere alla richiesta d’aiuto del Comune che segnalava in questo luogo fenomeni di bullismo e atti vandalici di alcuni adolescenti.
La ricerca educativa ha coinvolto gli adolescenti, le loro famiglie e gli adulti. Oltre alle difficoltà tipiche dell’età adolescenziale sono emerse le difficoltà d’integrazione e di convivenza fra i giovani e gli adulti presenti in oratorio.
Nel 2013 è stato realizzato il libro “Stop&Go”, nel quale si racconta l’appassionata esperienza vissuta dagli educatori e le molteplici complesse sfaccettature di una realtà sociale, che va sostenuta e motivata nella costante riscoperta della gioia di stare insieme.
Questa esperienza si è sviluppata seguendo un percorso strutturato di ricerca e di fasi di lavoro, quali:
- OSSERVAZIONE E MOTIVAZIONE
Incontro con i ragazzi nell’oratorio e a scuola - FORMAZIONE E RICERCA CON GLI ADULTI
Serate per i catechisti, i genitori, le famiglie.
Ricerca-azione sul BAR come luogo di accoglienza e socialità. - ACCOGLIENZA E ANIMAZIONE DEI RAGAZZI
Attivazione di molteplici laboratori espressivi: Lab. Musicale “In Quattro Quarti”, Lab. Video fotografici “Conoscersi Raccontandosi: storie di vita e di luoghi” e esperienze di scuola, Lab. Ludico “Sport per gioco”, Lab. Espressivo di teatro. - RESTITUZIONE
Momenti di festa, spettacolo teatrale e musicale aperti al pubblico.
Nella ricerca educativa in oratorio sono state individuati i bisogni spesso carenti da coltivare con continuità e attenzione nelle nostre società per lo sviluppo dei giovani: il bisogno di radici, di opportunità di crescita e di figure adulte positive e di riferimento.
La storia: 2000-2010
Se vogliamo che un ambiente di lavoro si evolva da luogo di fatica o di noia e malessere verso un ambiente vitalizzante dove far fiorire le nostre capacità, magari non ancora espresse, sarà bene fare ricorso anche in azienda a quei valori di riferimento che ci aiutano nello sviluppo della crescita umana e non solo nello sviluppo del benessere economico.
Con questa riflessione del presidente Benito Guerra, si è aperta la Festa della Solidarietà organizzata da Robur (Zingonia – Bg), il 17 Giugno 2000 e riassume lo spirito solidale che muove coloro che collaborano generosamente per l’Associazione “Robur Onlus – La forza che aiuta”.
La solidarietà Robur è una scelta d’azione imprenditoriale condivisa con i collaboratori.
L’esperienza aziendale di solidarietà si concretizzava da tempo, sin da quando nel 1991 la Presidenza, la Direzione del Personale e i collaboratori iniziarono a condividere l’iniziativa proposta dai Padri della Sacra Famiglia di adottare a distanza i Niños de Rua.
Poter sostenere a distanza circa 300 bambini del Brasile, toglierli dalla strada e dar loro vitto, alloggio e formazione scolastica era diventato per i 250 collaboratori Robur un motivo di gioia e di condivisione nel valore di essere utile.
Nel momento in cui il numero dei bambini sostenuto divenne considerevole, circa 350, si decise di trasformare l’azione solidale nell’atto condiviso e strutturato di un’associazione Onlus.
Nel primo decennio, Robur Onlus ha dato il suo importante contributo solidale a favore dei bambini bisognosi d’aiuto nel mondo, avendo preso coscienza della disuguaglianza fra il Nord e il Sud del nostro pianeta.
A questa diversità Robur Onlus non è rimasta indifferente e ha scelto di sostenere associazioni che operano nei Paesi lontani in stato di povertà.
Le donazioni 2000-2010
- Congregazione Sacra Famiglia (Brasile e Mozambico)
- Fondazione Piero e Lucille Corti (Uganda)
- Associazione Reach Suisse Sostegno Infanzia – rif. Paolo Boscacci (Argentina)
- Fondazione SOS Bambini in Emergenza – rif. Mino D’Amato (Romania)
- Amigos per Sempre – Verdello
- Amazzonia Onlus (Brasile)
- Associazione Vida a Pititinga (Brasile)
- Padre Ottorino, Vescovo di Serrinha (Brasile)
- Piccola Casa Divina Provvidenza (TO) a favore Cottolengo
- D.ssa Elena Lombarda per acquisto attrezzature ospedaliere (Kenya)
- Ospedale Pediatrico a Togliattigrad (Russia)
- Parrocchia Santa Grata di Bergamo (Italia)
- Padre comboniano Antonio Giudici (per intervento chirurgico su Josef Muja, bambino africano)
- Contributo Associazione Care & Share (India)
- Colleges de Freres di Gerusalemme (Israele)
- D.ssa Elena Lombarda per cure prestate per il piccolo Paul Erick (Kenya)
- Associazione Noi Insieme (a favore di bambini diabetici)
- Contributo Associazione Italiana Costruttori (progetto ostello in India)
- Telefono Azzurro
- Gruppo Camperistici Orobici per Francesco (Italia)
- Il Villaggio della Gioia (Tanzania)
- Fondazione Telethon Onlus
- Assicurazione auto disabile (collaboratore Robur)